Caccia e Fauna: Udine, sfumano gli indennizzi per i danni causati dalla fauna selvatica sul territorio provinciale, la Regione non ha stanziato i fondi necessari.
“La Regione non ha trasferito all’Ente le risorse adeguate per questa tipologia di risarcimenti, malgrado i solleciti. Nessuna richiesta di risarcimento per danni ai veicoli causati da fauna selvatica presentata nel corso del 2013 alla Provincia di Udine verrà soddisfatta. In questi giorni invieremo le comunicazioni ai richiedenti con le opportune spiegazioni”. L’annuncio è dell’assessore provinciale alla caccia e pesca Marco Quai che dettaglia così le motivazioni alla base di questa decisione. “La Regione – spiega l’assessore – non ha trasferito all’Ente le risorse adeguate per questa tipologia di indennizzi malgrado i solleciti, l’ultimo proprio di questi giorni indirizzato all’assessorato regionale alle attività produttive, risorse agricole e forestali, servizio caccia e pesca. Un’inadempienza e un disinteresse evidente e reiterato – aggiunge – nei confronti dei cittadini danneggiati che chiedono di veder rispettato un loro diritto di cui la Regione dovrà rispondere”. L’assessore rileva anche che “la Regione sta trattenendo a sé l’imposta pari a 84 euro che i cacciatori di questa Provincia (circa 6 mila unità) pagano proprio per implementare il fondo indennizzi. Un totale di oltre 500 mila euro che spettano di diritto al nostro territorio”.
Le richieste giunte agli uffici della Provincia di Udine nel corso del 2013 sono 264 per un totale di indennizzi preventivati pari a 591 mila euro. “Dalla Regione, nella prima parte dell’anno 2013, abbiamo ricevuto 152 mila 586 euro – specifica Quai – , una quota insufficiente per adeguati indennizzi agli automobilisti richiedenti, in quanto parte di questo importo (70%) è già impegnato obbligatoriamente per i risarcimenti e la prevenzione dei danni arrecati alle produzioni agricole dalla fauna selvatica e all’esercizio dell’attività venatoria”. Per poter soddisfare le richieste degli indennizzi, la Provincia ha sollecitato alla Regione il trasferimento dell’80% dell’importo totale delle pratiche istruite nel 2013, sull’ordine dei 470 mila euro.
Oltre a denunciare il problema delle risorse, la Provincia di Udine si sta attivando per individuare soluzioni in grado di contenere le cause dei sinistri e dei danni, ovvero l’elevato numero della fauna selvatica (in primis caprioli e cinghiali) presente sul nostro territorio. “Stiamo valutando insieme ai direttori delle riserve di caccia, alle associazioni venatorie, ai veterinari – conclude Quai – nuove strategie da attuare sulla base di esperienze già realizzate e che si sono rivelate efficaci”.
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