Caccia in Provincia di Perugia: La Commissione, “Troppo restrittivo e limitante”, Guasticchi “Pacificare il mondo venatorio”. Cecchini, “Disponibili al confronto”.
Ripristino della giornata di pre-apertura (con la cosiddetta caccia agli “estatini”), cancellazione del carniere massimo stagionale per le specie allodola, quaglia e tortora (provvedimento ritenuto superfluo e inappropriato), estensione della caccia nella giornata di apertura anche ai corvidi e al colombaccio (considerato l’aumento del contingente nidificante in tutta la regione).
Sono queste alcune delle principali richieste avanzate dai membri della III Commissione consiliare della Provincia di Perugia, presieduta da Luca Baldelli, alla Regione Umbria, nel corso dell’audizione dell’assessore regionale alla caccia Fernanda Cecchini avente ad oggetto i contenuti del Calendario venatorio pre-adottato dalla Giunta Regionale per il 2011 e le politiche venatorie in generale.
Sono molteplici i punti del Calendario sui quali si sono concentrate le osservazioni critiche della III Commissione, come pure quelle della Consulta venatoria provinciale che ha scelto proprio questa audizione per consegnare all’assessore regionale, attraverso il consigliere delegato alla caccia Franco Granocchia, un proprio documento ufficiale. In primo luogo la Consulta non condivide la scelta di fare a meno della pre-apertura, vista come “perdita di un’opportunità che fa parte della nostra cultura venatoria”.
Fortemente criticata inoltre la gestione da parte della Regione dell’iter procedurale “che ha portato alla definizione del testo del Calendario, non portando alla partecipazione una parte delle scelte adottate”.
Molte delle restrizioni inserite sono inoltre considerate superflue, come ad esempio l’aver fissato un carniere massimo stagionale per alcune specie e riducendo in alcuni casi i contingenti giornalieri. Alcune anomalie sono state rilevate sulla possibilità di tabellazione del territorio di pertinenza degli appostamenti fissi estendendo tale intervento anche a quelli temporanei, ipotesi per i quali viene chiesta la eliminazione dal calendario.
Anche per l’apertura la terza domenica di settembre viene chiesto di inserire i corvidi e il colombaccio, mentre per quanto riguarda la lepre la richiesta riguarda la chiusura della caccia da posticipare al 15 dicembre.
Relativamente al cinghiale viene chiesto di precisare “che la possibilità per le Province di posticipare l’attività venatoria non è consentita dal 18 settembre dove l’attività su questa specie è finalizzata a salvaguardare le coltivazioni agricole, ma dall’8 ottobre 2011”.
A queste si sono aggiunte le sollecitazioni contenute in un ordine del giorno presentato da Enrico Bastioli (Socialisti e Riformisti per l’Umbria) che, oltre alle questioni sopra elencate, solleva altri problemi, quali la necessità di armonizzare i calendari venatori tra regioni limitrofe, di unificare le date dei periodi di caccia al cinghiale tra Perugia e Terni e di rivedere la Direttiva “Uccelli” nel punto riguardante la nidificazione e le fasi di riproduzione, affinché “si possa verificare la possibilità di effettuare l’apertura generale a tutte le specie cacciabili a partire dalla 2° domenica di settembre”.
Dure le prese di posizione del consigliere Pd Massimiliano Capitani per il quale risultano incomprensibili certe scadenze fissate dal calendario venatorio, “fortemente limitanti per i cacciatori”, e “molto discutibili le scelte riguardanti il carniere per allodola, tortora e quaglia”. “Non c’è nulla che va bene”, è stato il commento di Giampiero Panfili (Pdl), secondo il quale “i cacciatori non meritano di essere trattati in questo modo”.
Per Giampiero Fugnanesi (Comunisti Italiani) tuttavia “si respira un’aria nuova nei rapporti Provincia-Regione”. E proprio a questo ha fatto riferimento, intervenendo in Commissione, il presidente della Giunta Marco Vinicio Guasticchi, che si è detto “fiducioso sulla possibilità di creare un nuovo clima di collaborazione tra Enti”.
A suo giudizio “l’unico vero obiettivo da perseguire è la pacificazione e l’unione del mondo venatorio, rimasto diviso per troppo tempo da eccessivi protagonismi. La Provincia – ha sostenuto il presidente – sta lavorando per ritrovare gli elementi unificanti in questo ambiente, rimettendo la barra al centro”.
Nel richiamare le diverse disposizioni europee, nazionali e regionali che di fatto rendono obbligatorie certe scelte, l’assessore regionale Cecchini si è detta comunque pienamente disponibile al confronto con la Provincia e con la Consulta costituita al suo interno.
Un'edizione prestigiosa A partire dalle ore 11.00 di oggi, presso la Casa delle Armi al Foro Italico, si è svolta l’annuale Cerimonia di consegna dei Collari d’oro al merito sportivo, la più alta onorificenza concessa dal CONI ad atleti, dirigenti...
Avvistamenti e prime avvisaglie Come avviene da diverso tempo, la Federcaccia provinciale di Brescia ha aggiornato la situazione del passo migratorio relativo alla propria zona: "Qualche giorno di calo del passo migratorio per gli appostamenti, specie per quelli delle nostre...
Non solo fonte di reddito Difesa del reddito degli agricoltori, valorizzazione delle produzioni locali, protezione del territorio e dell’ambiente. Si tratta dei principali pilastri del documento programmatico che il presidente di Cia Veneto, Gianmichele Passarini, ha consegnato stamane al candidato...
Piccole quantità “Come sempre le sentenze dei tribunali vanno rispettate, ma la decisione del Consiglio di Stato di oggi è davvero difficilmente comprensibile, visto che tutti gli atti di Regione Lombardia sul prelievo in deroga hanno seguito rigorosamente quanto previsto...
Blocco immediato Colpo di scena nel contenzioso sulla caccia in deroga in Lombardia. Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello presentato dalle associazioni animaliste e ambientaliste, deliberando la sospensione immediata dei provvedimenti della Regione Lombardia che autorizzavano il prelievo delle...
Una scelta ben precisa Da Federcaccia una ferma e dura condanna per l’ennesimo episodio di bracconaggio nei confronti di due esemplari di ibis eremita. Un gesto insensato e immotivato che non può avere alcuna giustificazione e che oltre al grave...
La proposta in sintesi Una proposta di legge per modificare, alla luce delle novità nel frattempo introdotte dalle normative europee e statali, la legge regionale sulla caccia (LR 23/98) con la previsione di alcune novità finalizzate a tutelare la fauna...
Il tema al centro dell’incontro Si è svolta, presso il Commissariato del Governo di Trento, una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Commissario del Governo, Prefetto Isabella Fusiello, alla presenza del Presidente della Provincia...
Lo stanziamento complessivo La Giunta regionale della Sardegna, su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, ha approvato i nuovi criteri di ripartizione dei fondi destinati alle Province e alle Città Metropolitane per l’indennizzo dei danni causati dalla fauna selvatica...
Una proliferazione pericolosa "La proliferazione incontrollata dei cinghiali rappresenta ormai un'emergenza non solo per l'agricoltura, ma soprattutto per la sicurezza stradale. Gli incidenti causati dall'attraversamento improvviso di questi animali sono in costante aumento, con conseguenze drammatiche in termini di feriti,...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy