Specie problematiche
“Il DDL sulla caccia non può non essere l’occasione per raggiungere anche quegli obiettivi che l’Europa ci chiede, in particolare nei confronti delle specie alloctone invasive, che pesano sul bilancio dell’unione più di 12 miliardi di euro l’anno ma non solo: specie problematiche come i piccioni inselvatichiti, di chiara origine domestica, vanno gestite al pari delle specie invasive” dichiara Anna Maria Cisint, eurodeputata della Lega, vicina al mondo venatorio e al settore agricolo.
Una richiesta ad hoc
“Gli agricoltori sono stanchi di subire danni alla semina e di veder compromessa la raccolta di cultivar sensibili come il girasole da parte dei piccioni che nulla c’entrano con le specie di uccelli selvatici. Ho inviato quindi una richiesta ad hoc al nostro referente di Dipartimento sulla gestione della fauna selvatica, l’On. Francesco Bruzzone, allo scopo che possa far da tramite per poter intervenire in maniera efficace e determinante sulla questione, così da escludere dalla tutela, tutte le specie omeoterme alloctone invasive di rilevanza unionale e nazionale e quelle di origine domestica, che peraltro competono negativamente con la fauna selvatica.
Tutela della biodiversità
Ad eccezione chiaramente della selvaggina immessa a scopo di ripopolamento e/o venatorio, si arriverebbe ad ottenere una soluzione utilissima anche per le Regioni, le quali non sempre applicano gli abbattimenti in deroga e sono costrette a rifondere ogni anno all’agricoltura, milioni di euro di danni da fauna.” Cisint ha infine ricordato come il Regolamento UE sul ripristino della natura, in vigore dallo scorso agosto, imponga ulteriori disposizioni obbligatorie e vincolanti per gli Stati membri proprio per il contrasto alle specie aliene invasive a tutela della biodiversità. (Fonte: UFFICIO STAMPA ON. CISINT)