Fedecaccia replica, insieme ad Arci Caccia ed ANUU Migratoristi, alle accuse rivolte alle associazioni venatorie su presunti accordi con “il nemico”, rappresentato da coloro che intendono affossare la caccia e i cacciatori; “non c’e’ peggior cieco di chi non vuol vedere!”.
Come dice il detto popolare nel caso dei sordi che non vogliono sentire, anche fra i ciechi i peggiori sono quelli che proprio non vogliono vedere. Qualcuno poi, oltre a rifiutarsi di aprire i propri occhi, fa di tutto per buttar fumo anche in quelli del vicino. È quello che fa ancora una volta chi accusa Federcaccia, insieme ad Arci Caccia e ANUUMigratoristi, di aver stretto un patto col nemico. E si sa, per qualcuno un nemico sottomano – associazioni, assessori, politici, ex compagni di strada – serve sempre a giustificare tutta la propria inconsistenza, in casa e fuori… Questa volta, a quasi un anno da quando è stato sottoscritto e dopo che è stato pubblicato e comunicato praticamente ovunque, e soprattutto agli iscritti alle Associazioni firmatarie, qualcuno si è “accorto“ che abbiamo fatto un accordo con Legambiente – non a caso la meno animalista, per non dire l’unica che non lo è, fra le associazioni che si occupano di ambiente – invitando “prontamente” i tesserati delle suddette ad aprire gli occhi e ad abbandonarle immediatamente. Per andare dove è evidente, anche se almeno si è avuto il pudore di non scriverlo apertamente.
Che i cacciatori gli occhi li sappiano tenere aperti da soli basta il fatto che al momento di rinnovare la loro fiducia sottoscrivendo la solita tessera lo hanno fatto, essendo bene a conoscenza dell’accordo così sagacemente “scoperto e denunciato” da questi paladini della “purezza venatoria”. Forse perché a chi voleva capire è stato sufficiente leggere, senza fermarsi alla prima riga, quel protocollo di lavoro per rendersi conto che si basa su obbiettivi non solo condivisibili dal mondo venatorio, ma che gli devono essere propri, e che portano una associazione ambientalista di primo piano a parlare di risultati ottenibili attraverso la caccia. Si parla di concreta gestione della fauna, di risolvere il problema dei danni da ungulati, di formazione e valorizzazione di competenze per la valorizzazione del territorio, di creare una banca dati aggiornata sulla fauna e le attività collegate. Questa, per chi non pensa che essere cacciatore sia solo tirare sempre e comunque il grilletto lamentandosi poi di non essere tenuto in considerazione dalla società civile, È PARLARE DI CACCIA.
Obbiettivi, soprattutto quelli legati alla raccolta dei dati dei censimenti e degli abbattimenti, che servono a tutto il mondo venatorio italiano, a chi è d’accordo e a chi non è d’accordo con questa collaborazione, per recuperare il ritardo del Paese in questo settore, che continua a soffrire di conflittualità e crisi. Tutto il resto è fumo negli occhi e propaganda stantia. Nessun accordo col nemico, nessuna connivenza con chi vorrebbe far chiudere la caccia, nessun compromesso a difesa della seggiola, accessorio di arredamento che non guida le scelte e le linee di azione dei dirigenti di Federcaccia. Piuttosto un progetto molto pratico e concreto, che non vuol dire abdicare, né da una parte né dall’altra alle proprie idee o posizioni, ma trovare un terreno comune indispensabile ad entrambi, sul quale dialogare e far capire le proprie ragioni.
Per questo si può lavorare con Legambiente e contemporaneamente difendere, ragionando con i dati e non con l’ideologia, le date di chiusura e di apertura alle diverse specie. Gestire il territorio e insieme chiedere calendari redatti nel rispetto delle normative italiane e internazionali che non cedano un giorno fra quelli consentiti. Magari accompagnando le proprie richieste proprio con i dati frutto di una collaborazione presentata come tradimento da chi ha bisogno di un nemico qualsiasi per esistere e non scomparire nel nulla di quel che ha, malgrado mille promesse, realizzato. La caccia ha bisogno di persone disposte a discutere e ragionare. Di nemici ideologicamente ciechi ne ha già troppi fra gli animalisti, che son ben altra cosa. E purtroppo un po’ anche fra i cacciatori. O meglio, fra quelli che credono di esserlo.
Amo la caccia alla beccaccia, i cani da caccia e la Natura. Mi interessa molto l'attualità venatoria.
Redattore presso Caccia Passione mi occupo di sviluppo delle aree Social e Media News.
I due presidenti Riportiamo di seguito la nota congiunta di Giancarlo D'Urso, presidente di CONFAVI Campania, e di Vincenzo Sellitto, numero di ACR Campania che è stata rivolta proprio alla Regione: Ci vediamo costretti a evidenziare una serie di criticità...
Un'ipotesi strampalata Questa la risposta di Arci Caccia Manfredonia all’articolo di Europa Verde – Verdi di Manfredonia sugli incendi al Lago Salso: "Vorrei rispondere all’articolo pubblicato, riguardante gli incendi al Lago Salso. Da quanto ho letto, sembra che qualcuno abbia...
Ben oltre il 26% del territorio previsto Il Decreto V.Inc.A. licenziato il 2 luglio 2025 dalla Struttura Tecnica di Valutazione in seno al Dipartimento regionale Ambiente, ai fini dell’approvazione del Calendario Venatorio regionale 2025/26, si è rivelato gravemente viziato, tecnicamente...
Servizi di vigilanza Continuano i servizi di vigilanza su tutto il territorio provinciale da parte delle Guardie Venatorie Volontarie della Sezione Provinciale Federcaccia di Macerata, coordinati, come espressamente previsto dalla legge regionale n. 7/95, dalla Polizia Provinciale. Gesti incivili Durante...
500mila firme L’Associazione per la Cultura Rurale, la Confederazione delle Associazioni Venatorie Italiane, l’Associazione Cacciatori Veneti e la Fondazione per la Cultura Rurale – ETS hanno ufficialmente depositato presso il Senato della Repubblica le loro proposte di modifica alla legge...
Disegno di legge di revisione Lo scorso 3 luglio si è tenuta la prima riunione della Commissione Attività produttive del Senato, propedeutica all’avvio del confronto sulla riforma della legge 157/92. Con l’incardinamento nelle Commissioni Ambiente e Agricoltura, sono iniziati i...
Prelievo in deroga Sono state pubblicate le determine dirigenziali di regione Lombardia rispetto alla organizzazione del prelievo in deroga delle specie fringuello e storno. Tali determine presuppongono una domanda da farsi sul portale della Regione, dal 23 agosto al 7...
L'apertura dell'evento Si è svolta oggi, nella prestigiosa cornice della Sala della Regina presso Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati, la cerimonia ufficiale per la celebrazione dei 125 anni di vita di Federazione Italiana della Caccia, la principale e...
Le modifiche legislative Oggi il Consiglio regionale del Veneto ha approvato le modifiche alla legge regionale del 9 dicembre 1993 n. 50 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio” relative alla detenzione ed all’utilizzo dei...
Prelievi in deroga Successivamente all’aver rappresentato il nostro fermo disappunto alla Regione Emila Romagna, nella persona del Suo Presidente e dell’Assessore alla caccia, alla modalità di adozione e dei contenuti della recente delibera sul prelievo in deroga dello storno, colombo...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy