Grave disappunto
È iniziato l’esercizio venatorio nella zona di maggior tutela della zona Alpi, con le varie specializzazioni, peraltro esclusive, pelo o penna. Sulla avifauna tipica alpina nella sua rubrica “Cacciapensieri” la Federcaccia provinciale di Brescia ha rimarcato, con grave disappunto che, pur avendo i Comprensori soddisfatto tutte le procedure, 6 censimenti primaverili e 3 censimenti estivi, a ieri non erano ancora stati approvati i decreti di prelievo per la specie coturnice.
Colpa dell’ISPRA
Questo il punto di vista dell’associazione: “Perché, ci dice Regione Lombardia, ISPRA non ha ancora validato i risultati dei censimenti, fatti con l’ausilio di tecnici faunistici o di servizio di vigilanza, e quindi non ha ancora prodotto i numeri e le formalità del prelievo possibile”.
Tempi utili per la caccia
La nota prosegue: “Ci pare che non dovrebbe servire più di un mese dalla trasmissione dei dati per disporre un decreto, e crediamo altresì sia un diritto dei nostri cacciatori avere la possibilità di esercizio venatorio nei tempi utili allo stesso, posto che la caccia si può esercitare per un tempo già ridottissimo, solo mercoledì e domenica di ottobre e novembre, con chiusura anticipata al raggiungimento del prelievo concesso” (fonte: Federcaccia Brescia – Cacciapensieri).