Ma il coltivatore ha anche notato alcuni ritorni particolari. «Dopo molti anni sono ricomparsi i Germani Reali (le anitre selvatiche), oltre ad un numero sempre più numeroso di cicogne». Nonostante siano molti i caprioli che si possono notare sui terreni confinanti con le strade, a spaventare Aondio sono i cinghiali. «Meno presenze di automobili e di cacciatori tutor ha permesso che questi animali, oltre ad essersi riprodotti in maniera esponenziale, ora stanno arrivando in pianura dove trovano più da mangiare – dice ancora l’agricoltore -. Si tratta di un danno enorme per tutti i coltivatori della provincia che si stanno ritrovando i loro terreni totalmente distrutti».
Valorizzazione del patrimonio naturale Prosegue l’impegno della Regione Piemonte nella salvaguardia della biodiversità e nella valorizzazione del patrimonio naturale del suo territorio: con il Bando Biodiversità, finanziato con il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2021-2027, l’ente ha stanziato 8...
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