Secondo l’allarme lanciato dai pescatori della sponda bresciana del Lago di Garda, i cormorani, in forte sovrannumero, rappresentano un grave problema sia per le attività antropiche che per l’equilibrio ambientale. Questa specie, praticamente priva di nemici naturali, concorre in maniera drastica alla diminuzione dello stock ittico, considerato che ogni esemplare può ingerire fino a mezzo chilo di pesce al giorno. Al danno causato dall’elevato consumo di specie ittiche si sommano i pesci feriti nei falliti tentativi di cattura.
Per questo abbiamo provveduto al deposito presso la Commissione europea di un’interrogazione, che mi vede come primo firmatario e sostenuta dal nostro Capodelegazione Carlo Fidanza, per chiedere l’adozione di un piano di gestone europeo del cormorano, auspicando, nel più breve tempo possibile, l’avvio di una consultazione tra le autorità competenti e le categorie interessate.
Resta però necessario che lo stesso governo italiano intervenga in materia, adottando un piano nazionale di gestione del cormorano e dando piena attuazione all’art. 9 comma 1 lett. A) della Direttiva 2009/147/CE. È indispensabile che le nostre Istituzioni cessino la loro inerzia e si adoperino con ogni mezzo per tutelare l’acquacoltura e la fauna ittica (on. Sergio Berlato – Presidente dell’Associazione per la Cultura Rurale ed europarlamentare).
Giornalista. Nato a Roma nel 1982. Tante passioni, tra cui quella per l'ambiente, il territorio e la ruralità, maturata grazie alle vacanze nell'Appennino Umbro-Marchigiano e ai racconti dei cacciatori del posto. Ha dedicato parte dei suoi studi all'agricoltura e all'economia "green".
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