
In realtà il cervo è uno degli animali più devastanti per l’equilibrio delle foreste se non tenuto sotto controllo numerico, ma non solo, in Abruzzo è uno dei più disastrosi competitori alimentari e comportamentali dell’Orso marsicano e del Camoscio d’Abruzzo e, almeno nel Parco Nazionale d’Abruzzo e sue zone esterne, andrebbe sicuramente ridotto di numero. Come non pensare che dietro questa presa di posizione non ci sia altro che il solito pensiero animalista anticaccia?”.




































