Dalla lettura delle analisi scientifiche e tecniche inserite nel Piano faunistico venatorio, che dovrebbero motivare e giustificare la riapertura della caccia al cervo, emergono evidenti contraddizioni. La competizione per la ricerca del cibo, tra cervo e camoscio, è un problema inesistente, essendosi verificato solo in casi eccezionali nel Parco Nazionale d’Abruzzo. Italia Nostra intende ricordare ai legislatori regionali che la qualifica di “regione verde d’Europa” non può essere solo un motto di cui fregiarsi, ma una costante preoccupazione di tutti per la salvaguardia di un bene incommensurabile”.
Una responsabilità non solo giuridica Il Consiglio di Stato, con un’ordinanza, ha respinto l’istanza cautelare di Regione Lombardia in merito al divieto di caccia su 475 valichi montani regionali, rimandando il tema alla decisione di merito del 9 ottobre. “In...
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