ANUU Migratoristi sulla questione della cattura dei richiami vivi per l’utilizzo nell’attività venatoria, un passo avanti verso la chiarezza.
Con l’approvazione definitiva al Senato del Ddl n. 1962, recante disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2014, il Parlamento ha sancito che la cattura dei richiami vivi da impiegare nella caccia da appostamento alla migratoria può avvenire solo con mezzi o metodi non vietati dalla Direttiva 2009/147/UE che, quindi, non comportino rischi di catture di massa e non selettive come le reti mist-net, peraltro già da anni impiegate. È questo il pensiero dell’ANUUMigratoristi che si unisce al mondo venatorio italiano come da sempre espresso per una necessaria operazione di chiarezza normativa. “La Direttiva uccelli – come hanno spiegato i senatori PD Massimo Caleo e Stefano Vaccari, rispettivamente Capogruppo e Segretario nella Commissione Ambiente del Senato – stabilisce che gli uccelli possono essere prelevati in piccole quantità, in modo selettivo e non massivo, attraverso l’uso di determinate reti, quali per esempio quelle utilizzate per le attività di indagine ornitologica (in uso a ISPRA) che consentono la cattura ma anche l’immediata liberazione delle specie non consentite. Con il nostro ordine del giorno chiediamo pertanto al Governo di chiarire l’interpretazione del termine ‘impianti’ inserito nella legge europea. Gli impianti gestiti su autorizzazione regionale, infatti, soprattutto quelli a reti verticali, rappresentano elementi tipici e tradizionali in molte regioni, gestiti con professionalità e competenza e non comportano rischi di uccisioni di massa, proprio come previsto dall’art. 8 della Direttiva”. Proprio perché, aggiungiamo, l’uso dei richiami vivi non è mai stato vietato né dalla Direttiva Uccelli né dalla corposa giurisprudenza prodotta negli anni dalla Corte di Giustizia di Lussemburgo (vedi per tutte C. 182/02 p. 11 richiamata dalla stessa Guida Interpretativa della Commissione UE – 2008).
Il Governo, quindi, è ora impegnato, ai sensi del sopra citato ordine del giorno (presentato dai Sen. Caleo, Marinello, Vaccari, Luciano Rossi e Cardinali), a “valutare la possibilità di introdurre le idonee modifiche normative, compatibili con il diritto dell’Unione europea, volte a definire la portata interpretativa dell’espressione “impianti” prevista all’art. 21 del disegno di legge in esame”. Modifiche normative quindi possibili, ma non necessarie ai fini dell’attivazione degli impianti medesimi e, dunque, dell’effettuazione delle catture. Detto ordine del giorno è stato accolto dal Governo, approvato in data 15/07/2015 dalla Commissione “Politiche dell’Unione Europea” e, quindi, votato nella sua interezza dall’Aula del Senato il successivo 23 luglio.
È, inoltre, importante che si stimoli la consapevolezza della rilevanza degli impianti di cattura, al di là della loro attuale funzione, anche quali elementi caratteristici e qualificanti dal punto di vista architettonico e paesaggistico, veri e propri “monumenti verdi” che testimoniano, nella storia e nella conservazione ambientale in alcune regioni italiane, l’importanza della presenza di attività e di culture tradizionali per la tutela del paesaggio che sarebbe incosciente e criminoso disperdere. È infatti anche e soprattutto di fronte all’UE, le cui istanze e richieste in materia venatoria nei confronti dell’Italia appaiono non di rado palesemente viziate da preconcetti e parzialità, che il mondo venatorio nazionale deve essere univoco, deciso e preparato nel sostegno alle nostre istituzioni allorché dimostrino di voler provvedere in maniera ragionevole e libera da pregiudizi.
L’ANUUMigratoristi si unisce alla richiesta di quanti sollecitano, dunque, al Governo un’interpretazione chiara nel senso indicato dall’ordine del giorno del Senato, anche per recuperare l’univoco indirizzo che venne espresso ormai un anno fa dal Parlamento quando al Governo medesimo venne affidata la delega a scrivere un decreto a beneficio delle Regioni, per evitare inutili incomprensioni sulla problematica di settore.
Ci auguriamo vivamente che le Regioni interessate dalla presenza degli impianti di cattura debbano continuare ad attivarsi per tutelare i legittimi interessi dei cittadini-cacciatori, per i quali, è bene rammentarlo, il servizio pubblico di cattura dei richiami vivi rimane a tutt’oggi indubitabilmente disposto dall’art. 19-bis della legge n. 157/92.
Amo la caccia alla beccaccia, i cani da caccia e la Natura. Mi interessa molto l'attualità venatoria.
Redattore presso Caccia Passione mi occupo di sviluppo delle aree Social e Media News.
Un luogo di memoria storica In data 27 giugno 2025 Federcaccia Campania ha iscritto presso il TAR Lazio il ricorso notificato nei confronti del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dell’ISPRA, nonché nei confronti della regione Campania, della regione...
Una ventata di ottimismo Una notizia positiva, che ci dà la speranza di poter risolvere una volta per tutte la questione valichi. Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno presentato alla Camera un emendamento al disegno di legge sulla Montagna....
Regimazione delle acque La conservazione delle aree umide è un pilastro per la biodiversità e il mondo dei cacciatori italiani è protagonista nel ripristino e nella gestione corretta di queste zone. La ricettività di questi luoghi è continua per tutto...
La battaglia di Arci Caccia per la rappresentatività democratica all’interno degli ATC abruzzesi non si ferma. Continuerà in sede politica dopo che la Corte Costituzionale ha definito “non irragionevole” la legge con cui, di fatto, si determinerà l’esclusione dagli ATC...
Sistemazioni delle norme Nel Consiglio dei ministri della settimana scorsa è stato presentato il “disegno di legge” riguardante le modifiche alla legge 157/92 e norme della protezione della fauna ed il prelievo venatorio. Naturalmente, delle proposte depositate, niente a che...
Peste suina africana Il 19 giugno presso il Comune di Fiumicino, alla presenza del Sindaco Mario Baccini è stata ultimata la parte tecnica riferita alla Gestione della Riserva Naturale del Litorale Romano che vede coinvolta Federazione Italiana della Caccia. Un’attività...
Le associazioni richiedenti I presidenti delle associazioni venatorie campane Federcaccia, Federcaccia, Arcicaccia, Enalcaccia, Italcaccia e Libera Caccia, si sono rivolte all’assessore all’Agricoltura, Nicola Caputo per chiedere un incontro urgente in merito agli accessi degli ATC stabiliti della Regione Campania. Normative...
Un anniversario particolare Il mondo venatorio protagonista nella lotta alla diffusione della PSA, questo è quanto è emerso dall’assemblea del 14 giugno tenutasi presso la sala consiliare del comune di Fivizzano, a circa un anno dal primo caso di PSA...
Una spiegazione difficile da accettare Sappiamo da venerdì scorso della decisione del Consiglio di Stato di non concedere la sospensiva richiesta da Regione Lombardia e da alcune associazioni venatorie, tra cui la nostra, alla sentenza TAR della individuazione di ben...
La sentenza di ieri La Corte Costituzionale con sentenza numero 72/2025 resa in data 20 maggio 2025 e pubblicata ieri ha dichiarato “non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 3, comma 3, della legge della Regione Abruzzo 9 marzo...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy