
Un passaggio molto delicato ed importante per il mondo venatorio toscano che si vede nuovamente minacciato nella certezza del diritto da un ricorso presentato a stagione venatoria già avviata; ciò sta generando, al di là di ogni aspetto di merito, sconcerto e disorientamento tra i cacciatori. A difesa del calendario e soprattutto per fornire un contributo aggiuntivo e puntuale alle controdeduzioni che saranno presentate dalla Regione Toscana nella Camera di Consiglio, Federcaccia Nazionale e quella Toscana assieme alla Confederazione Cacciatori Toscani, si sono costituite ad “opponendum” e pertanto a fianco della Regione. Un atto concreto in quanto parti interessate alla difesa dei legittimi interessi degli associati e di tutti i cacciatori, che ha portato le Associazioni e la Confederazione a presentare una nutrita serie di argomentazioni a sostegno della richiesta di rigetto, inammissibilità o improcedibilità sul ricorso e di non accoglimento della sospensiva.
Una decisione necessaria quella assunta da Federcaccia e CCT per difendere i diritti dei cittadini cacciatori contro coloro che ormai, in modo sistematico, utilizzano l’arma dei ricorsi e dei tribunali come strumento di destabilizzazione e di aggressione verso una attività legittima e come parte di una battaglia ideologica anticaccia. Una battaglia sviluppata con tutti i mezzi possibili e con la complicità di gran parte dei mass media. Per le associazioni e la CCT essere parte attiva di questa battaglia rappresenta un atto di rispetto verso la caccia e i cacciatori ma anche, un modo per riaffermare la difesa di un Calendario pienamente rispettoso delle indicazioni scientifiche e della conservazione delle specie selvatiche.

















































