In questa maniera sarà possibile procedere con l’abbattimento selettivo degli ungulati, sempre in collaborazione con i Carabinieri Forestali. Militari e selecontrollori coordineranno le operazioni, così da ottenere le migliori informazioni sulle aree in cui intervenire con maggiore urgenza. Subito dopo gli abbattimenti, inoltre, ci saranno i controlli da parte della Asl, mentre il passaggio successivo (ovviamente in seguito a un riscontro positivo dal punto di vista sanitario) sarà quello della commercializzazione della carne.
I selvatici sono un problema concreto per gli agricoltori del posto e per i cittadini, visto che non sono purtroppo rari gli incontri con questi animali per strada (gli incidenti sono una conseguenza inevitabile). Il Parco del Cilento è in prima linea nel fronteggiare il fenomeno da tempo, i quasi 200 selecontrollori potrebbero rappresentare la soluzione definitiva.
i selecontrollori non risolveranno i problemi,anzi i cing.aumenteranno…