CNCN: All’attuale calendario si aggiungerebbero eventualmente al massimo altri 30 giorni all’anno, 20 a febbraio e 10 ad agosto, per un totale di 12 giornate dato che si caccia 3 volte la settimana. La caccia tutto l’anno non esiste perché lo impedisce proprio la normativa europea cui ci vogliamo adeguare.
Il CNCN, Comitato Nazionale Caccia e Natura, nell’ambito del dibattito sull’emendamento alla legge comunitaria in materia di caccia, informa su quanto segue: – Sul periodo di caccia, ovvero sul timore di una “caccia no limits”:
Il periodo venatorio attuale (1 settembre – 31 gennaio) è potenzialmente esteso al massimo di 2 decadi nel mese di febbraio e di una decade ad agosto, per un ampliamento totale del periodo di soli 30 giorni, che si traducono in pratica in 12 giornate di caccia in più l’anno dato che si caccia 3 volte la settimana.
Il divieto di cacciare negli altri mesi – marzo, aprile, maggio, giugno e luglio -, quindi il divieto a praticare una “caccia tutto l’anno”, è stabilito e garantito dall’Unione Europea attraverso i tre provvedimenti in materia: la Direttiva Uccelli, i key Concepts del Comitato Ornis della Commissione Europea e la Guida interpretativa della Direttiva.
Questi tre documenti insieme stabiliscono infatti che i calendari di caccia devono fondarsi sul criterio del rispetto dei periodi di nidificazione, migrazione e riproduzione delle singole e differenti specie di animali. Ecco perché non si potrebbe mai cacciare tutto l’anno.
E in tutta Europa è già così: il calendario per specie e per decadi è già adottato da anni in tutti i paesi europei, l’Italia è l’unico paese che ha ancora un calendario meramente cronologico che non tiene conto delle differenti caratteristiche delle singole specie. Esempi: in Inghilterra e Irlanda il colombaccio è considerato un nocivo e non è soggetto a limite, mentre in Francia si caccia per tutto marzo, in Austria si caccia la tortora dal 16 agosto al 31 gennaio.
Con l’articolo 43 ad esempio in Italia per alcune specie come il germano reale, il periodo di caccia non aumenterebbe, bensì si ridurrebbe con chiusura a metà gennaio.
– Sul timore della perdita di tutela delle specie, una doppia garanzia: i Livelli delle popolazioni e l’esclusione dei mammiferi
Le regioni devono determinare il nuovo calendario venatorio per ogni specie in base a studi periodici obbligatori sulle popolazioni animali, finalizzati a individuare eventuali sovraffollamenti. E’ sulla base di questi dati che le regioni devono fare il nuovo calendario, il quale dovrà ricevere il parere preventivo dell’ISPRA, da cui le regioni sarà difficile che si distacchino. L’eventuale estensione del periodo di caccia vale solo per gli uccelli e non riguarda in ogni caso i mammiferi, fatta eccezione per i cinghiali, i quali hanno una densità tale da danneggiare gravemente l’agricoltura.
Un 2025 complicato Sono tra i principali frutti dell'estate, una presenza ormai immancabile che rende le nostre tavole più gustose e colorate. I meloni e le angurie sono tra le prelibatezze da gustare nella bella stagione, ma il 2025 non...
Latifoglie sempreverdi Durante il 2024 l’Italia è stata colpita da incendi boschivi per una superficie complessiva di 514 km2 (quasi la metà della superficie del comune di Roma Capitale). Di questi, il 20% (circa 103 km2 – una superficie quasi...
Piccole quantità L'ultima Conferenza Stato-Regioni è stata fondamentale per definire nel dettaglio le quote - appunto per ogni singola regione richiedente - relative alle piccole quantità di fringuelli e storni. In pratica, si tratta degli esemplari che potranno essere prelevati...
Predazioni diffuse La popolazione del lupo è in rapida espansione al punto da mettere a rischio il motivo stesso per cui la sua presenza è importante: mantenere la biodiversità. Con questi numeri, che provocano una situazione davvero difficile, si mette,...
Una responsabilità non solo giuridica Il Consiglio di Stato, con un’ordinanza, ha respinto l’istanza cautelare di Regione Lombardia in merito al divieto di caccia su 475 valichi montani regionali, rimandando il tema alla decisione di merito del 9 ottobre. “In...
Un episodio grave Un falco pellegrino è stato purtroppo ucciso a Roma a colpi di fucile, il classico episodio che denota l'azione di un (o più) bracconiere. La LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) ha fornito però una interpretazione molto diversa,...
La situazione dello scorso anno Le aziende agricole piemontesi che nel 2024 hanno subito danni economici dalla fauna selvatica avranno dalla Regione un risarcimento complessivo di 3,6 milioni di euro. Lo stanziamento consentirà la copertura dell’83% dei danni periziati, quantificati...
Quarta edizione Fondazione UNA – Uomo, Natura, Ambiente – comunica i risultati finora raggiunti dall’Operazione Paladini del Territorio, il suo progetto più rappresentativo, giunto nel 2025 alla sua quarta edizione, e conferma il riscontro sempre ottimo in termini di partecipazione....
Via libera Pubblicato il Calendario Venatorio del Veneto per la prossima stagione venatoria (2025-2026). si comincerà con la pre-apertura, nelle giornate 7, 10, 13, e 14 settembre 2025, in cui sarà consentito il prelievo venatorio da appostamento di esemplari di...
Roditori sotto controllo La tecnologia ha ormai invaso le nostre vite e ogni loro aspetto, dunque non ci si può stupire più di tanto se è stata lanciata un'applicazione che ha a che fare persino con le nutrie. Il Consorzio...
Caccia Passione S.r.l.
via Camillo Golgi nr.1, cap 20090 Opera (MI) ITALY
C.F. e P.Iva 08016350962
Testata Giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano nr.17 del 20.01.2012 - Iscrizione ROC nr.22180
Capitale Sociale 10000 euro interamente versato
Direttore Responsabile Pierfilippo Meloni
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.AccettaPrivacy policy