Francia e Italia hanno fornito due dei contributi più preziosi in questo senso. Sono state reperite immagini sulle tradizioni venatorie popolari, in primis sulla caccia ai turdidi e alle allodole con i richiami vivi, senza dimenticare il prelievo dello storno con le giostre, la caccia alle pavoncelle con gli stampi e molto altro ancora. La presentazione è stata affidata ad Alessio Borrello della stessa FACE, il quale ha preceduto la relazione di Sernagiotto. Quest’ultimo ha parlato di quanto sia importante il valore culturale della caccia, da mantenere e modernizzare.
Altri interventi sono stati quelli di Michele Sorrenti, Isabelle Lemmens e David Scallan. Entrando più nel dettaglio delle altre relazioni, Sorrenti ha fatto riferimento alle cacce tradizionali e agli uccelli migratori, usanze che portano valori culturali alle comunità locali. Scallan, invece, ha ricordato come le deroghe siano fondamentali per mantenere più forme di caccia che non sono ammesse dalla Direttiva Uccelli, rendendo tutto compatibile con la conservazione.