UE: CORTE GIUSTIZIA IMPONE A LOMBARDIA SOSPENSIONE CACCIA A FRINGUELLI
I fringuelli della Lombardia e insieme a loro peppole, frosoni e pispole, possono stare tranquilli: possono tornare ad uscire dai loro nidi senza il rischio di essere sparati.
In loro aiuto e’ intervenuta con una ordinanza la Corte di Giustizia UE che ha ingiunto all’Italia di sospendere le cacce agli uccelli protetti come fringuello, peppola, frosone e pispola autorizzate in questa stagione di caccia dalla Regione Lombardia con legge regionale 21 del 16/9/2009, nelle more della conclusione del ricorso della Commissione UE contro le deroghe venatorie lombarde e di altre regioni gia’ avviato nel dicembre 2008.
La Commissione UE, che era ricorsa alla Corte di Giustizia del Lussemburgo, afferma che ”ogni uccello cacciato in maniera non conforme alla Direttiva 79/409 costituisce un danno grave ed irreparabile al patrimonio faunistico, in particolare ornitologico, dell’unione europea”.
In materia faunistica la Commissione era ricorsa a questa estrema possibilita’ della richiesta di sospensiva urgente solo tre volte: nell’aprile 2008 nel caso di una legge che consentiva la caccia di uccelli nella stagione primaverile a Malta ( cfr. IP/08/647 ), nel marzo 2007 per la proposta di costruzione di una strada che attraversava la valle del fiume Rospuda in Polonia (cfr. IP/07/369 ) e nel dicembre 2006 per le deroghe riguardanti la caccia nella regione Liguria in violazione della direttiva sugli uccelli selvatici”. Per la LAC (Lega per l’abolizione della caccia) ”e’ sconfessata pienamente la reiterata politica illgittima del Consiglio Regionale lombardo, che da anni apre la caccia in deroga a specie protette sia a livello nazionale sia dalla direttiva comunitaria del 1979 sulla tutela dell’avifauna”.
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