Comprendiamo l’esigenza di stare al passo con i tempi brevi dettati dai moderni mezzi di comunicazione, ma occorre maggiore attenzione, prima di inviare messaggi generici e fuorvianti, per evitare facili, quanto inutili, strumentalizzazioni. Rimaniamo comunque fiduciosi che la “politica”, superata l’onda dell’emotività, torni a trattare argomenti di questa importanza con equilibrio, in modo circostanziato e senza generalizzazioni, convinti che l’uso e la detenzione delle armi da caccia e l’attività venatoria in sé, non siano parte della discussione (Fonte: CCT).
Un segnale non incoraggiante Il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta di sospensiva sulla delibera relativa ai valichi montani in Lombardia, presentata dalla Regione e da alcune associazioni venatorie. La situazione per i cacciatori rimane quindi invariata, con i...
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