I danneggiamenti, dunque, non possono che essere bollati come “azioni criminose”, messe in atto da “uomini che credono di proteggere la natura”. L’ANUU è anche convinta che se tutti si comportassero come queste persone si dovrebbero distruggere molte altre opere, non solo i capanni di caccia che sono ben integrati nell’ambiente. Il comunicato prosegue sottolineando come i criminali “considerino la natura più importante della natura umana e delle sue passioni”. L’associazione conclude poi trovando delle analogie non poco sinistre con il pensiero dei regimi totalitari del XX secolo.
Le misure del commissario straordinario "La peste suina africana non è più presente in Calabria. Il pronunciamento odierno, con voto unanime degli Stati membri dell’Unione Europea, certifica l’avvenuta eradicazione della Psa nel territorio calabrese e conferma la validità delle misure...
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