In effetti, questi non potrebbero andare a caccia oltre il periodo di pre-apertura, dunque l’attività non è consentita dal 18 al 29 ottobre e dal 12 novembre all’8 dicembre. Nel caso si voglia andare a caccia anche nei due periodi appena citati è possibile pagare nelle aree destinate alla gestione privata della caccia. L’ANUU reggino non riesce a comprendere la finalità dell’articolo, a prima vista assurda e pensata per favorire gli interessi delle aziende.
Il presidente provinciale ha ricordato come i cacciatori non residenti abbiano già pagato la tassa di ammissione alla Regione Sicilia, il cui costo pro-capite è pari a circa 100 euro. Non è escluso un ricorso nel merito, intanto chi non è residente è stato invitato a boicottare i viaggi venatori nell’isola nei periodi in cui vige il divieto.
il commentoé semplice, chi é preposto (l’assessore di turno)a firmare il calendario, metta a conoscenza(prima di pagare la tassa) a chi é intenzionato a cacciare in sicilia di vedere molto chiaramente quali sono le condizioni x l’annata venatoria, e dopo pagare la tassa. un opinione personale: che sicuramente condividiranno tutti quei cacciatori che amano ancora andare a caccia e che rispettano la natura.Comunque, fin quando c’è la politica(di parte) anche x andare a caccia non ci sarà bene,evidentemente la regione sicilia non ha bisogno di queste entrate di cacciatori fuori regione.Volevo ricordarvi che il SICILIANO che è stato costretto x mancanza di lavoro di andare in Italia a lavorare,è considerato fuori regione. IN BOCCA AL LUPO X CHI ANCORA VA QUESTO NOBILE SPORT.