Di Tizio ha sottolineato come la fauna selvatica non sia in grado di sostenere condizioni così rigide dopo mesi molto freddi e i ripetuti fenomeni di bracconaggio. Il WWF abruzzese, poi, ha voluto rimarcare come nella legge nazionale sulla caccia si parli di divieto venatorio nei terreni in tutto o in parte coperti dalla neve (fatta eccezione per le zone alpine), oltre che negli specchi d’acqua ghiacciati. L’auspicio dell’associazione è che i calendari venatori siano modificati per tutelare in modo migliore gli animali selvatici, i quali sono patrimonio indisponibile dello Stato.
Workshop Il 29 e 30 settembre prossimi si terra il Workshop “Nuove tecnologie applicate al monitoraggio della fauna selvatica”, due giornate dedicate a scoprire le più moderne tecniche di monitoraggio faunistico e ambientale, con interventi teorici e esercitazioni pratiche sul...
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